SCTK o Sequential Customized Therapeutic Keratectomy

SCTK o Sequential Customized Therapeutic Keratectomy

Viene eseguito per opacità corneali post infettive o post traumatiche, distrofie corneali, sindrome erosioni ricorrenti, irregolarità della superficie corneale in genere, che hanno provocato una sensibile riduzione della acuità visiva.

Il Prof. Paolo Vinciguerra, pioniere della metodica dal 1990, annovera una casistica operatoria molto ampia.

Come funziona?

La cornea è la sottile membrana trasparente, posta davanti all’iride, che costituisce la porzione anteriore del bulbo oculare; ha lo scopo di far passare le immagini all’interno dell’occhio e di focalizzarle sulla retina.
Quando la cornea perde la sua trasparenza o diventa fortemente irregolare, le immagini che  si vedono non possono essere più messe a fuoco correttamente sulla retina; se le terapie mediche non risolvono il problema, è necessario intervenire sulla cornea mediante un intervento con laser ad eccimeri che agisce su uno strato più o meno profondo della porzione anteriore della cornea.
Esso consiste in un’asportazione parziale  di tessuto corneale superficiale alterato con laser ad eccimeri .
Il laser ad eccimeri è uno strumento di modernissima concezione che permette di asportare microscopiche frazioni di tessuto corneale, in superficie , mediante l’emissione di un raggio laser facente parte della gamma dei raggi ultravioletti.
Il tessuto viene asportato con una precisione straordinaria, impossibile alla mano umana, nell’ordine di micron (millesimo di millimetro) per ogni colpo emesso, e con una riproducibilità non raggiungibile a tutt’oggi da nessun altro mezzo.
Questa caratteristica viene sfruttata in particolare per “rimodellare” la curvatura corneale centrale; così facendo è possibile eliminare o ridurre le opacità corneali superficiali o le irregolarità della superficie corneale.

IMPORTANTE!
Molto spesso patologie  e condizioni alterate corneali vengono trattate con il trapianto di cornea,metodica più invasiva che richiede tempi lunghi di recupero della visione lungo(con correzioni con occhiali importanti e non sempre soddisfacienti) e permanente rischio di rigetto corneale. I trattamenti laser terapeutici (SCTK) possono spesso essere un’alternativa al trapianto: la metodica è meno invasiva, più sicura, ripetibile senza per questo impedire ,qualora fosse necessario in seguito, il trapianto della cornea.

A cosa serve?

L’intervento ha lo scopo di restaurare la funzione visiva alterata dalla ridotta trasparenza corneale, migliorare l’acuità visiva ridotta dalla abnorme curvatura ed irregolarità della superficie corneale quando essa non sia più correggibile con lenti a contatto od altri mezzi. Non esistono, infatti, alternative  mediche efficaci.
Le Tecniche alternative possono essere: il Trapianto perforante o perforante, il trapianto lamellare o cheratoplastica lamellare. 
Trapianto lamellare è indicato quando i danni corneali sono superficiali, ma, comunque, non tanto superficiali da essere rimossi con l’azione del solo laser.
Trapianto perforante: è indicato quando i danni corneali sono più profondi o se le patologie che deformano la cornea sono in fase più avanzata.


DOMANDE FREQUENTI

Le lenti a contatto possono risolvere il problema?
Le lenti a contatto possono correggere il difetto creato dalla modificata architettura della cornea nelle fasi iniziali ma non risolvono le opacità della cornea.


Il trattamento è doloroso?
L’intervento viene effettuato in anestesia locale e viene eseguito in modo ambulatoriale


Chi può effettuare l'intervento?
Possono effettuare il trattamento tutte le persone adulte senza patologie particolari o bambini collaboranti. Nel caso ci fossero delle patologie sistemiche (alterazioni ormonali, disfunzioni metaboliche ecc) sarà il chirurgo a consigliare o meno il trattamento.

FOLLOW UP

Controlli immediati. Nei primi giorni dopo l’operazione i pazienti operati vengono visitati quotidianamente sino alla completa guarigione dell’epitelio corneale.
Controlli successivi. I controlli necessari dopo un intervento di foto ablazione terapeutica devono essere effettuati ad 1,3,6,12 mesi dall’intervento salvo diverse indicazioni del chirurgo. Durante tali controlli si effettueranno visita oculistica con topografia corneale, tomografia corneale,pachimetria esame sulla biomeccanica corneale, tonometria con Pascal.

ATTENZIONE!

•    Il trattamento  laser non elimina sempre l’opacità corneale
•    Il trattamento con laser ad eccimeri non guarisce tutte le patologie connesse o associate alla trasparenza corneale
•    Il trattamento con laser ad eccimeri non elimina sempre gli occhiali ne’ per sempre
•    Sono possibili delle complicanze se non si seguono le terapie o i controlli prescritti
•    Negli anni successivi all’intervento, la pressione dell’occhio dovrà essere misurata con strumentazioni specifiche.

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